Pagine

Attrezzatura

Per cominciare, l'attrezzatura  di base per iniziare la pesca in mare amatoriale si compone di un numero relativamente limitato di oggetti che di seguito vi mostro  uno ad uno, indicando una possibile scelta tra le varie componenti in modo da avere un'attrezzatura economica ma che possa permettere di usare le varie tecniche di pesca in mare ma anche, eventualmente, in seguito, quelle in acqua dolce. È importante sapere, se si entra in un negozio con l'idea di spendere non più di una certa cifra, che il costo complessivo dell'attrezzatura sarà, grosso modo: canna 40%, mulinello 20%, tutto il resto 40%.

1) Quale canna comprare?. Esistono un'infinità di modelli, al punto da "perdersi" facilmente. Consiglio vivamente una cosiddetta "bolognese",cioè "telescopica", da distinguersi dalla "canna fissa", composta in fibra di carbonio con 4 m di lunghezza e circa 90 cm di ingombro da chiusa. Il modello di cui necessitiamo, a differenza, per esempio, delle ben più rigide canne da barca, dovrà soprattutto permetterci innanzitutto la pesca col galleggiante e dunque la canna sarà più delicata: il negoziante saprà mostrarvi alcuni modelli con tali specifiche di lunghezza, di materiali e universale, adatta un po' per tutti i tipi di pesca.




Siate in gradi di orientarvi,quindi, su un ottimo modello di bolognese in fibra di carbonio come quello descritto sopra, che vi permetterà di lanciare senza troppi rischi lenze con piombatura complessiva fino a 2/3 di 50 gr., pari a 32 gr., mentre con pesi maggiori di 50 gr. rischiate la rottura dell'attrezzo durante il lancio. 
Esistono canne più corte, per esempio di 2,4 metri, ma non sono adatte alla pesca con galleggiante, e anche canne più lunghe, di 6 o 7 metri. Inoltre, la lunghezza da chiusa non superiore a 90 cm vi permetterà di trasportare facilmente la vostra canna anche in uno zaino o in una borsa.




2) Il Mulinello. Anche in questo caso esistono diversi tipi di modelli, ma un modello economico andrà più che bene e vi costerà circa 20 euro. Solo se deciderete di praticare in modo frequente questo sport, avrete bisogno di un modello di maggior qualità e costo, perché sottoposto a un'usura finanche 10 volte maggiore; ma scelte del genere si possono tranquillamente rimandare a quando si possiede una maggiore esperienza e si sono provate tutte le varie tecniche. Sulla bobina del mulinello vi verrà messo dal venditore un filo a vostra scelta. Per esperienza vi consiglio una lenza madre dello da 0,30 mm di diametro. Un filo del genere è in grado di reggere se privo di usura, un carico di rottura di 10 kg, e quindi potrete avere una certa resistenza all'usura e pescare senza problemi pesci di taglia medio-piccola, mentre potreste perdere la preda se ad esempio pescate con un filo molto usurato o di misura più piccola, un pesce medio-grosso e avete poca esperienza nel recupero. Il vantaggio nell'usare un filo di tale diametro è che sulla bobina del mulinello potrete farvi avvolgere circa 200 m di filo, che andrà benone per qualsiasi tipo di pesca.



3) I Fili. Per usare una canna de pesca sono necessari due monofili di nylon: uno è quello di cui abbiamo già parlato e l'altro è quello che costituisce la parte finale della lenza, il cosiddetto "finale". Per quanto riguarda la lenza madre, sarà bene dotarsi di 1-2 bobine di monofilo di ricambio e dunque con le stesse specifiche di quello montato. Queste bobine di filo possono essere utilizzate anche per realizzare delle lenze per praticare la  a mano, cioè senza canna, per esempio da una barca, da un porticciolo, etc. Per la lenza finale, sulla quale si troveranno gli appositi ami e i vari piombi e pallini, galleggianti, etc. specifici del tipo di pesca praticato, si usa un filo più sottile di quello della lenza madre. Per realizzare svariati finali da attaccare e staccare comodamente dalla lenza madre e adatti per i vari tipi di pesca che ci interessano, consiglio l'acquisto di una classica bobina di 50 m di filo da 0,14 mm di diametro: quest'ultimo, che ha un carico di rottura di 2 kg, sufficientemente sottile da non essere visto dai pesci, è adatto per la cattura di pesci piccoli e medio-piccoli.



4) Gli ami. Anche in questo caso, ne esistono vari tipi, sia per quanto riguarda le dimensioni che la forma, anche se per quanto riguarda quest'ultima a livello dilettantistico la scelta è  soggettiva. Sono classificati tramite un numero che va da 1 (l'amo più grande) al 26-28 (gli ami più piccoli), per cui non vi è una relazione tra questo numero e le dimensioni in mm. Per il principiante e per un'attrezzatura di base come la nostra andrà benissimo un 14 a gambo lungo mentre è il caso lasciare gli ami molto grandi e quelli molto piccoli esclusivamente agli esperti. Una confezione contiene una decina di ami della dimensione scelta, per cui ve ne saranno utili almeno un paio. Si badi di acquistare ami già col filo, perché attaccare un filo a un amo è un'impresa che scoraggerebbe qualsiasi principiante ma è solo questione di tempo e pratica. Il filo che è attaccato all'amo deve essere dello spessore del finale che intendiamo utilizzare, come possiamo verificare facilmente leggendo il suo diametro sulla confezione. Oltre agli ami, è indispensabile un cosiddetto slamatore, un attrezzo d'aiuto nel togliere l'amo dal pesce una volta che lo abbiamo tra le mani. In particolare, lo slamatore permette di recare il minor danno possibile al pesce, permettendoci così di liberarlo in buone condizioni nel caso si tratti di una pesca sportiva o qualora la giornata di pesca si riveli poco proficua. Quando l'amo è particolarmente difficile da togliere senza far gravi danni al pesce, è preferibile tagliare il filo e lasciarlo dov'è.



5) Le girelle.  Per collegare fra loro spezzoni di filo di nylon, gli ami alla lenza finale, la lenza madre con quella finale, e così via, si usano le cosiddette girelle, che sono piccolissimi cilindretti con due occhielli alle loro estremità. Per iniziare ce ne serviranno almeno 3 confezioni contenenti un bel pò di girelle semplici . Quelle che vi consiglio di utilizzare sono le size 18. Oltre a queste, avremo bisogno di altrettante girelle con moschettone al max un size 14, che, come si intuisce dalla parola stessa, da un lato hanno un piccolo moschettone al posto dell'occhiello. Quindi, in pratica alla fine della nostra lenza madre si può mettere una girella semplice e poi attaccarvi, attraverso il moschettone delle girelle con moschettone, la lenza finale che avremo approntato per quel determinato tipo di pesca che ci interessa in quel momento; e qualcosa di simile si può fare per attaccare altre parti del finale fra loro. Oltre a tutto ciò, vi consiglio di acquistare anche dei gommini salvanodi morbidi e trasparenti da 4 mm, che servono a evitare che i nodi possano sciogliersi, soprattutto... sul più bello! 




6) I piombi. Sono, essenzialmente, di tre tipi:  i piombi (veri e propri), piuttosto pesanti (20-100 gr. e anche oltre), a forma di oliva o "pera", usati per la pesca da fondo e montati nello spezzone finale; le torpille, piombi leggeri (0,5-18 gr.), di forma un pò più affusolata, usati lungo la lenza finale nella pesca con galleggianti fissi e scorrevoli;  i pallini spaccati, che vengono fissati alla lenza finale stringendoli con una pinzetta e che sono indispensabili nella pesca con il galleggiante e consiglio di non stringerli troppo forte perchè rischiamo di creare un punto di rottura dello spezzone di filo. Consigliamo l'acquisto di una scatola di piombi di varie misure e di una di pallini spaccati di varie misure, alcune torpille, tenendo presente che il galleggiante che utilizzeremo per cominciare ad entrare nel meccanismo della grammatura sarà un galleggiante fisso di 3 gr. Data la grammatura del galleggiante che usiamo, dobbiamo saper " bilanciare" la grammatura dei piombi con quella stessa del galleggiante utilizzando i pallini spaccati di gr. 0,50 - 1- 2 (se li trovate) - 2,50 ( i piombi che troviamo in commercio solitamente non hanno una grammatura perfetta). Una volta sistemati i nostri pallini spaccati è il momento di sondare il fondale per poter capire a che profondità stiamo pescando e se c'e' una eventuale mangianza sul fondo. Se date troppo fondo, lo capirete subito perchè il galleggiante non acquisirà la tipica posizione in verticale, ma rimarrà a galla orizzontalmente in superficie. Quindi abbiate un pò di pazienza e scrutate bene perchè in alcuni casi le catture dipendono anche da questo.



7)I Galleggianti. Per la pesca in mare ne esistono, tre categorie essenziali: i galleggianti fissi, che sono quelli che nell'immaginario collettivo abbiamo in mente quando pensiamo a un galleggiante, che se sono nella classica forma "a goccia rovesciata", sono correttamente "tarati" con torpille e pallini spaccati quando a mare calmo fuoriesce solo l'antenna di segnalazione e una piccola parte del corpo;  i galleggianti scorrevoli, che sono simili ma la lenza può scorrere nei due anelli presenti, e si usano per pescare in acque più profonde della lunghezza della canna utilizzata, in quanto in tal caso il finale col galleggiante fisso sarebbe troppo lungo per poter essere lanciato con tale canna; i galleggianti piombati, adatti per la pesca a distanze maggiori di 30 m e, solitamente, di forma sferica che, essendo già piombati non necessitano di taratura. Poiché i galleggianti scorrevoli sono poco adatti per il principiante, consigliamo l'acquisto di 2-3 galleggianti fissi a goccia rovesciata di 2-3 gr. e 20 cm circa di lunghezza e di 1-2 piombati a sfera di 6 gr. Scegliere il colore dei galleggianti in base alle condizioni di luce: nero e rosso scuro da usare in condizioni di scarsa luminosità, gialli o bianchi in presenza di Sole o di acqua che riflette oggetti scuri, oppure di colori svariati.




9) Nota. La maggior parte degli oggetti che abbiamo finora descritto possono essere riposti in una cassetta trasportabile tipo quella in cui riponiamo gli attrezzi da lavoro. Tra gli oggetti  indispensabili di cui non abbiamo parlato vi sono un paio di forbicine utile per la preparazione di nuove lenze e altro, una pinzetta per stringere i piombini, un paio di guanti da lavoro per tenere i pesci dotati di aculei (abbastanza fastidioso se pungono durante l'estrazione dell'amo, o slamatura). Serve inoltre un guadino, cioè un retino con manico che permette di estrarre dall'acqua il pesce pescato, specie se pesante, un secchio o altro contenitore in cui riporre in acqua i pesci possibilmente ancora vivi e un barattolino per tenervi le esche acquistate(di solito i vermi come i bigattini, coreano, americano, etc.). Vi sono poi tutta una serie di accessori non indispensabili per il principiante alle prime uscite (come, ad esempio, il reggicanna che si infila nella sabbia in caso di tecnica "surf-casting", il campanellino o altro avvisatore acustico per la pesca col galleggiante, la fionda per gettare in mare delle "pasture" con cui attirare i pesci in zona, o gli starlight in caso di pesca notturna, etc.) sui quali pertanto non ci soffermeremo. Inoltre, volutamente, in quanto non indispensabili per chi inizia e per contenere al massimo i costi, non abbiamo incluso in questa lista una vasta varietà di oggetti, canna in più e/o mulinello di scorta, etc.: tutte cose che ci si procurerà, eventualmente, col tempo.